B1, è tempo di Ingratta… 3.0!

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Arrivato ormai al terzo anno consecutivo in maglia azzurra, il tecnico Matteo Ingratta si appresta ad intraprendere un nuovo e affascinante percorso con una formazione di serie B1 rivoluzionata quasi per intero e, in età media inferiore addirittura a quella della passata stagione. Saranno infatti solamente due le diciottenni della rosa (Masciullo e Schirò classe ’97), attorniate da compagne ancor più giovani, chiamate a bissare l’ottimo lavoro svolto durante la passata stagione: «Nell’ultima annata – racconta Ingratta – dopo una partenza in sordina, siamo riusciti ad ottenere degli ottimi risultati, per certi versi anche sopra le più rosee aspettative con un quarto posto in serie B1 e un entusiasmante titolo regionale under 18 che, ci ha consentito di vivere da protagonisti le finali nazionali. Questa stagione ci vedrà ai nastri di partenza come una delle squadre più giovani del girone, sarà importante fissare degli obiettivi di gruppo, l’idea è sempre quella di crescere grazie al duro lavoro quotidiano».
 
Migliorare dal punto di vista tecnico e collettivo sarà il primo comandamento di una squadra che non vuole lasciare nulla al caso: «Per esperienza personale, dico che la classifica sarà solamente il frutto del sacrificio e dell’impegno quotidiano, sarà importante lavorare bene in palestra, quello che verrà dopo sarà tutta una conseguenza».
 
Sulla “linea verde” adottata dalla società invece, il tecnico toscano ha le idee chiare: «Il senso di allestire una serie B1 di una società che partecipa al massimo campionato nazionale, deve essere proprio quello di formare atlete per il futuro, non è sempre semplice e la strada non è quasi mai in discesa, ma credo sia la maniera più corretta di operare. Dopo una serie di confronti con la dirigenza, abbiamo ritenuto opportuno proseguire in questa direzione, ringiovanendo ancor di più il roster».
 
Complici anche le numerose assenze, questo periodo di lavoro vede a stretto contatto la prima squadra e la giovane B1: «In questi primi dieci giorni di preparazione – prosegue – ho potuto notare un’estrema simbiosi tra lo staff tecnico e sanitario, siamo riusciti a concordare e condividere la programmazione senza alcun problema. Questa sinergia tra la realtà di serie A1 e tutto il mondo Agil, non può far altro che stimolare lo staff e le atlete, soprattutto quelle più giovani».
 
Presenti agli allenamenti, numerose atlete “promosse” dalla serie C, segnale lampante di un progetto che prosegue nella direzione giusta: «Il fatto di avere tante atlete provenienti dal nostro vivaio, deve rendere orgogliosa la società e tutti gli addetti ai lavori che, in queste stagioni hanno lavorato nel migliore dei modi. Toccherà alle ragazze adesso dimostrare con serietà, umiltà, ambizione e impegno la loro voglia di crescere e diventare atlete e persone di valore».