Meno di tre anni netti dalla “rinascita” in serie A2 alla qualificazione alla massima competizione europea per club. Meno di cento ore appena, dall’eliminazione subita a Schwerin in Challenge Cup al pronto rientro, dal portone principale, nelle coppe europee. La Igor Volley di Luciano Pedullà festeggia il traguardo storico (è la prima partecipazione del club alla Champions League) conquistato sabato sera a Bergamo al termine di un percorso segnato, in campionato, da diciotto vittorie a fronte di due sole sconfitte (con due gare ancora da giocare, ininfluenti però ai fini della classifica azzurra). L’orgoglio di tutto l’ambiente traspare deciso dalle parole di suor Giovanna Saporiti, presidente del club azzurro: «La riflessione che tutti quanti dobbiamo fare è che tre anni fa ci è stato chiesto di riaffrontare questa avventura particolare che è la serie A. Abbiamo scelto di partire dalla serie A2, perché la ritenevamo la situazione più idonea per come erano andate le cose e oggi, a distanza di meno di tre anni, siamo arrivati a conquistare un posto in Champions League ed è davvero un traguardo storico. C’è da dare merito a tante persone per questo traguardo, l’ennesimo, costruito da tutta la città di Novara: a partire dal sindaco, dagli sponsor che ci seguono trascinati dalla passione di Fabio Leonardi, per arrivare a tutti i professionisti che lavorano, spesso dietro le quinte, nei vari settori della società: tutti quanti hanno fatto la loro parte».
«Le realtà solide si costruiscono – prosegue suor Giovanna – remando tutti insieme nella stessa direzione, con unità d’intenti e con il bene comune come unico obiettivo. Questo è quello che è successo nel nostro caso, tutte le energie sono state impiegate per difendere un patrimonio, la pallavolo femminile novarese, che proprio Agil ha portato al massimo livello nel 2001, con la promozione in serie A1. Siamo tornati lì dove eravamo, riuscendo nell’impresa di catalizzare l’attenzione di tante realtà e a stimolarne la cooperazione».
Con due obiettivi stagionali già conquistati, ora tutte le attenzioni sono rivolte all’ultimo, grande obiettivo: «Abbiamo preparato una torta molto gustosa, ora vediamo se riusciamo a metterci anche la proverbiale ciliegina. Abbiamo già fatto molto, considerando che siamo al secondo anno di serie A1, con la Coppa Italia vinta e la qualificazione in Champions League, un palcoscenico europeo che piacerà molto anche agli sponsor e che forse era difficile aspettarsi di poter raggiungere in così breve tempo. Stiamo bruciando le tappe su quella che era la programmazione, certo se riuscissimo a vincere anche il titolo faremmo qualcosa di grandioso, dando lustro massimo anche alla città di Novara. L’eliminazione in Challenge Cup? Non era facile arrivare fino in fondo in tre competizioni, per farlo forse servirebbero due squadre, non una. Di certo ora siamo concentrati sui playoff: ci arriviamo da capolista ma questo non vuol dire nulla, ci saranno diverse avversarie di livello. Sono certa, però, che ce la giocheremo con qualsiasi avversario, fino alla fine».