Ci sarà ancora la Champions League nel destino sportivo della Igor Volley: per il sesto anno consecutivo, infatti, il club si è assicurato un pass per la massima competizione internazionale. Sarà la settima volta in Champions League per Igor Volley, che dal 2013-2014, anno d’esordio nella massima serie italiana, ha sempre centrato la qualificazione alle coppe europee.
Altro motivo d’orgoglio per il club azzurro è la convocazione in nazionale, per la Volley Nations League, di sei atlete italiane della prima squadra: capitan Cristina Chirichella, le schiacciatrici Caterina Bosetti e Sofia D’Odorico, il libero Eleonora Fersino, la centrale Sara Bonifacio e la regista Ilaria Battistoni.
A fare un bilancio, tra il recente passato e il futuro, è il direttore generale azzurro, Enrico Marchioni. Il primo pensiero è alla stagione, già conclusa per il club novarese: “Il bilancio non può essere positivo, perché non abbiamo conquistato trofei e soprattutto perché la nostra avventura in Champions League e in campionato si è chiusa anzitempo, rispetto alla passata stagione ed alle nostre aspettative. Purtroppo questo è lo sport e anche se si è convinti di aver fatto il meglio si deve accettare il verdetto del campo. Pensavamo di aver costruito un roster che potesse migliorare la passata stagione ma non ci siamo riusciti e questo è motivo di dispiacere e delusione. In particolare, in campionato, c’è rammarico nel vedere questa finale così equilibrata. Credo che quanto sta accadendo sia la dimostrazione di quanto la regular season aveva già lasciato intuire: c’era un equilibrio molto importante tra le prime tre-quattro squadre e a fare la differenza sono stati e saranno i dettagli. In questo senso ci è mancato qualcosa, durante l’anno, in quelle situazioni in cui c’era da far girare a nostro favore degli episodi cruciali. Non ne siamo stati capaci e in questa “negatività” ognuno di noi ha le proprie responsabilità”.
Con la stagione già conclusa, per la Igor è tempo di guardare avanti. Come ha lavorato e sta lavorando il club in vista della prossima stagione? “Innanzitutto, per quello che si poteva, abbiamo cercato di dare continuità, sia in campo sia fuori, perché siamo convinti delle scelte effettuate nell’ultimo biennio e delle conseguenti potenzialità della squadra. Rispetto alla scorsa estate, a livello di squadra, ci saranno più novità, un po’ perché abbiamo provato a cambiare in alcuni ruoli e un po’ perché alcune atlete hanno scelto di intraprendere altre strade per il prosieguo della propria carriera. A chi non sarà con noi l’anno prossimo dico grazie per l’impegno profuso con la maglia azzurra e auguro loro il meglio. Poco alla volta, invece, daremo il benvenuto a quelle atlete che hanno scelto di sposare il nostro progetto futuro”.
Quanto è importante poter contare, anche per il prossimo anno, sul palcoscenico della Champions League? “Lo ritengo cruciale, per tanti motivi. Innanzitutto è una vetrina fondamentale per i nostri sponsor ma anche per le atlete che hanno scelto o sceglieranno di indossare la maglia azzurra. Non solo: la Champions League ci permette di confrontarci con i migliori club europei e questo è sempre motivo di orgoglio e uno stimolo a crescere sia sotto il profilo tecnico sia sul piano societario”.