Serie C: Igorine al via da più giovani del campionato!

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Per le Igorine è pronto ad alzarsi il sipario della serie C. Quello generale in verità si è alzato già lo scorso weekend, ma la squadra di Barbara Medici ha subito osservato il turno di riposo. L’esordio sarà fuori casa sabato 23 alle 17 a San Maurizio D’Opaglio contro Cusio.

Un campionato tutto nuovo per le Igorine che formano il roster a disposizione dell’allenatrice, per la prima volta vivranno da protagoniste un campionato regionale e lo faranno da giovanissime: la squadra, che disputa anche il campionato Under 16 regionale, è quella con meno anni all’anagrafe, c’è un’altra formazione Under, ma Under 18.

Sono 14 le atlete che compongono la rosa, costituite da due volti nuovi e 12 invece che hanno già indossato la maglia Igor meritando di mettersi alla prova in un campionato Senior. Da Kondor Catania arriva Elisabeth Caruso, schiacciatrice classe 2007, mentre da San Miniato in Toscana arriva la centrale classe 2006 Alessia Barberini. Rimanendo nel reparto attaccanti ci sono Emma Berra, Beatrice Brezza, Majda Khyali e Emili Ndoci, tutte classe 2006; centrali Alessia Gazzola e Sofia Rea classe 2006 e il capitano Aurora Mazziotti (classe 2005). In regia ci sono Asia Chafik 2006 ed Elena Marianelli classe 2007; nel ruolo di libero Sofia Badalamenti classe 2007, Giorgia Pagliuca e Sofia Scalvino 2006.

Le parole di Barbara Medici: «Sarà per noi un campionato difficile, data la nostra giovanissima età, ma sarà importante per crescere. Incontreremo tante squadre molto attrezzate, la prima già sabato a San Maurizio, forse uno fra i match più difficili. Sarà un percorso che ci servirà tanto in ottica di Under 16 e anche come test per vedere quanto siamo cresciute, – spiega – Omegna e Bellinzago per esempio sono avversarie già viste in Coppa, rivederle in campionato sarà utile. Ciò che mi aspetto dalla squadra è quello di portare sempre a casa una buona prestazione, partendo già da sabato, ora non mi interessa il risultato in sé, come potrebbe essere in Under 16, ma fare bene in campo».