Volleyrò, l’U16 è bicampione d’Italia

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Il Volleyrò Casal de’ Pazzi conserva il tricolore cucito sul petto. La formazione romana si è consacrata campione d’Italia al termine delle finali nazionali Under 16, in programma a Mondovì, bissando il titolo vinto lo scorso anno. È stata una vittoria dura, sofferta all’inverosimile, resa ancora più preziosa dal valore dell’avversaria, la tenace Padova che ha combattuto fino alla fine senza mai arrendersi anche quando il punteggio la condannava pesantemente per due set a zero e poi per 12-8 nel tie-break. Ma alla fine è stata anche una vittoria meritata che ha evidenziato le doti di grandi lottatrici delle ragazze del Volleyrò che si sono imposte per 3-2 (25-20, 27-25, 23-25, 23-25, 16-14).
«È un’emozione enorme – spiega il coach dell’Under 16, Pasqualino Giangrossiperché è stato un successo sofferto dal primo all’ultimo giorno. Le ragazze sono cresciute partita dopo partita, affrontando momenti molto difficili come gli infortuni, per esempio, che hanno caratterizzato questa nostra avventura. Sono fiero di quello che hanno fatto le mie giocatrici e tutto lo staff dei tecnici che mi sono stati vicini aiutandomi con i loro consigli»
Non è stato un campionato semplice quello del Volleyrò Casal de’ Pazzi che, al di là della finalissima, ha dovuto sudare in ogni partita disputata, fin dal girone di qualificazione. Pur vincendo le prime due partite con Torri e Catania, la squadra di Giangrossi ha ceduto in entrambi i casi i primi set e ciò ha costretto le romane sempre a una partenza ad handicap. Nella terza gara del girone di qualificazione, quella contro il Lilliput, è addirittura arrivata una sconfitta per 3-0.
«Non siamo partiti benissimo – confessa l’allenatore campione d’Italia – a causa di tanti fattori. Sapevamo che non sarebbe stato un girone facile, anche perché abbiamo sofferto tantissimo il caldo e la lunghezza del viaggio. E poi affrontavamo squadre già ben rodate e in forma. La sconfitta con Lilliput è stata catartica perché, pur perdendo e giocando la nostra peggior partita, ci ha messo tutti davanti alle nostre responsabilità. È da quella gara che ci siamo resi contro che dovevamo contare sulle nostre forze e che dovevamo reagire se volevamo vincere questo campionato. Ma neanche dopo quella sconfitta ho mai pensato che non ce l’avremmo potuta fare».
Fortunatamente, grazie ai due successi precedenti, il Volleyrò si era già garantito il passaggio ai quarti di finale, ma da secondo classificato. Nel quarto di finale il Volleyrò CDP si è trovato di fronte Bergamo, formazione di grande tradizione. La squadra romana è stata bravissima a reagire dopo la batosta della sera precedente, ha ritrovato convinzione e fiducia nei propri mezzi. Il talento ha fatto la differenza e Bergamo si è dovuta arrendere per 3-0. Nella semifinale del pomeriggio, il tabellone ha posto davanti al Volleyrò CDP l’Anderlini Modena. Pur perdendo un set, la formazione di Giangrossi ha controllato l’andamento del match senza particolari cali di tensione e si è guadagnato il pass per la finalissima, vincendo per 3-1.
«Abbiamo reagito benissimo alla batosta con Lilliput, grazie anche al contributo della nostra mental coach che ci ha insegnato ha sfruttare i momenti difficili e trasformarli in energia positiva. L’obiettivo del girone era, francamente, quello di schivare Bassano e anche se non nel modo che ci aspettavamo ci siamo riusciti. Spostare il focus dalla sconfitta contro il Lilliput all’aver evitato Bassano, che credevamo fosse tra le squadre più forti, ci ha dato una mano a uscire dal momento di maggior depressione sportiva del torneo. Da quel momento e fino alla finalissima non abbiamo avuto problemi nei quarti e in semifinale».
Nell’ultimo atto di questi campionati nazionali Under 16, il Volleyrò ha affrontato Padova. La gara aveva già avuto un precedente in stagione quando, nei quarti di finale del torneo di Abano Montegrotto, erano state le venete ad aggiudicarsi la vittoria. Ma da quel giorno sono passati più di quattro mesi e il Volleyrò ha compiuto passi da gigante nel suo processo di maturazione. «È stata una partita incredibile – continua Pasqualino Giangrossi – ma ha reso questo trionfo ancora più bello di quanto sarebbe stato se avessimo vinto facile per 3-0. Padova è una formazione ben costruita, che gioca una pallavolo semplice ma molto efficace. Ci avevamo già giocato quest’anno perdendo, ma ora siamo una formazione molto diversa. Nel corso dei giorni siamo diventati un gruppo e non più una serie di individualità e la forza del gruppo ci ha permesso di reagire quando Padova si era sempre rifatta sotto nel punteggio».
Con il trionfo di oggi il Volleyrò si conferma ai vertici della pallavolo nazionale. Dopo il quinto posto dell’Under 14 e in attesa delle finali nazionali Under 18 della prossima settimana, la società romana ha dimostrato ancora una volta la bontà del suo progetto di crescita.
«Siamo una società diversa dalle altre – conclude il tecnico – perché lavoriamo in maniera differente. La crescita delle ragazze è il nostro primo obiettivo, al di là degli scudetti vinti. È chiaro, poi, che se si lavora duro e tutti giorni come facciamo noi i risultati arrivano. Quello del Volleyrò è un progetto che punta alla formazione delle ragazze e a tirare fuori da loro il massimo delle potenzialità, a prescindere dal fatto che poi vadano a giocare in A1, A2 o B. Dopo questa ennesima vittoria posso dire che siamo un modello e un riferimento per gli altri. Al termine delle finali nazionali molti tecnici e genitori mi hanno chiesto il segreto di questi successi e io ho risposto che non ci sono particolari ricette, se non l’impegno costante di tutti coloro che fanno parte di questa società e perché no, lasciatemelo dire almeno in questa circostanza, anche la bravura degli allenatori».